Polizze Vita Index Linked
Le polizze vita Index Linked sono strumenti finanziari il cui valore varia in funzione di un indice azionario od obbligazionario di riferimento, e che sono associati ad una polizza di assicurazione sulla vita.
Questi contratti prevedono generalmente un premio unico da versare al momento della sottoscrizione, e spesso prevedono una garanzia minima (ad esempio, la restituzione del capitale investito) alla scadenza dell polizza, indipendentemente dall’esistenza in vita dell’assicurato.
Tuttavia, se il contratto non prevede garanzie, la prestazione può anche risultare inferiore al premio versato dal contraente.
In ogni caso, le polizze index linked sono strumenti finanziari complessi, e ciascuna emissione presenta peculiarità uniche per eterogeneità dei meccanismi con cui si punta su un extrarendimento al presentarsi o meno di una variazione della parte strutturata.
Rischi delle Polizze Index Linked
Esistono due tipologie di rischi principali che possono ricadere sull’investitore:
Rischio di controparte
L’eventualità che chi emette gli strumenti finanziari, a causa del deterioramento della propria capacità di reddito o patrimoniale, alla scadenza non abbia la possibilità di fronteggiare gli impegni assunti.
Rischio di liquidità
La complessità per l’investitore di riscattare la polizza prima della sua naturale scadenza, con il fardello del saldo di un’eventuale commissione di uscita.
Costi delle Polizze Vita Index Linked
È opportuno distinguere fra costi impliciti, ovvero inerenti le azioni o l’obbligazione strutturata subordinata (difficile quantificazione), e quelli espliciti, ovvero quelli dichiarati in polizza.
I costi espliciti constano in un caricamento medio pari al 2% (costo iniziale da versare una tantum) più lo 0,50% per beneficiare della copertura caso morte. Entrambi vengono trattenuti sulla somma iniziale versata dall’investitore.
Informazioni aggiuntive sulle Polizze Index Linked
Le polizze Index Linked non sono direttamente legate alla vita dell’assicurato, e presentano durate predeterminate che partono da un minimo di quattro ad un massimo di otto anni.
Generalmente, la parte preponderante dell’investimento è effettuato in obbligazioni strutturate.
Le suddette obbligazioni presentano due diverse componenti, una strutturata da cui dipende l’extrarendimento, ovvero la parte variabile della prestazione (quest’ultima può essere rappresentata da indici azionari e azioni o panieri di indici azionari sia a carattere nazionale sia esteri) e una obbligazionaria, atta a garantire a scadenza il rimborso della somma investita più il saldo di una o più cedole certe nel corso di validità del contratto.
Si tratta dunque di prodotti piuttosto complessi, che prevedono l’investimento di una somma di denaro a medio/lungo termine con la garanzia di rendimento, anche se minima, assicurato dall’obbligazione, nonché la certezza di vederselo restituire alla scadenza.
Va ricordata infine la possibilità di ottenere di un extrarendimento grazie alla parte strutturata che, qualora tutto vada per il verso giusto, consentirà di godere di un guadagno maggiore di qualche punto percentuale rispetto ad una comune obbligazione.
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